Sul tavolo ci sono i resti della tua cena: i piatti in ceramica bordati da un filo d’oro sbeccati, i bicchieri di cristallo di due servizi diversi, le posate d’argento rese opache dal tempo.
Apparecchi sempre in modo ordinato, anche se non ce ne sarebbe bisogno.

You get up to look outside, the parquet floor creaking under your feet. You see a figure walking slowly, so far away it’s almost indistinguishable, wearing a long camel colored coat, carrying a bag, the hair glowing in the darkness.

Editoriale

di Andrea Batilia

Il decorativismo, cioè l’espressione artistica attuata attraverso segni evidenti sulle superfici, serpeggia lungo tutto il Novecento come un glitch nel sistema di cui il modernismo, il razionalismo e il minimalismo tentano di sbarazzarsi o di diminuirne l’impatto. L’abitudine a riconoscere gli oggetti attraverso le loro superfici sopravvive però in maniera solida anche se spesso lontana dalla teorizzazione accademica, perché in qualche modo, proprio per la sua stessa natura, ritenuta superficiale. Il mondo di Sōdai è culturalmente vicino al decorativismo e invece di raffreddarlo lo esalta, riempiendolo di rimandi storici, di ricordi, di essenza di vita, di moti affettivi.

Prendendo ispirazione dal lavoro di geni del design italiano capaci di incamerare sulle superfici lisce storie tanto profonde quanto disturbanti, Sōdai reinventa gli elementi del buon gusto borghese con uno spirito dissacrante, buñueliano, sottilmente nichilista e lo fa usando la tecnica dell’artificio. Le atmosfere in cui Sōdai si immerge sono eleganti e sofisticate ma anche fortemente rétro, senza però avere nessun segno di nostalgia.

È un’operazione intellettualmente complessa che richiede un profondo senso di attenzione alle tecniche usate per dare vita e valore agli oggetti. Ma è anche un inusitato atto di amore verso il passato, inesauribile miniera di ispirazioni con il quale si costruiscono ponti, non per farne un uso indiscriminato ma per riviverlo, per sentirne di nuovo gli odori e i sapori, per assaggiarne di nuovo la profondità. Sōdai è un grande collettore di idee, un laboratorio in cui l’eccellenza dell’artigianato incontra l’innovazione tecnologica in costante evoluzione. È un contenitore multi-materico, che indaga le complessità cromatiche delle superfici, delle loro origini, ridefinendo il concetto stesso di lusso e di autentico desiderio.